Crisi del Sistema o fallimento controllato?

Devo essere onesta. Non ho mai capito, pur cercando di sforzarmi, come funzionassero i meccanismi della finanza, e non mi è mai stato chiaro quali fossero le regole di questo “gioco” creato a tavolino non si sa da chi. Credo fortemente che a tutti i problemi ci sia sempre una soluzione, il punto fondamentale è capire il problema alla radice; ma ogni volta che ho cercato di farmi spiegare come sia nato il nostro sistema economico finanziario, non ho mai trovato nessuno che potesse chiarire i miei dubbi, al contrario, si sono posti nuovi interrogativi, facendomi arrivare ad un’unica certezza: “forse questo sistema è “strategicamente” così complicato!”

Oggi ho letto un articolo molto interessante in cui ci si chiedeva se il sistema stesse crollando a causa di una serie di debiti, speculazioni, investimenti forsennati, o a causa di manovre occulte da parte di quelli che operano dietro le quinte.
Attraverso l’analisi degli azionisti della Lehman Brothers o della Merrill Lynch, si evince che una percentuale di azioni era detenuta dai 2 gruppi che controllano realmente l’economia planetaria: il ramo statunitense dei Rockefeller e quello europeo dei Rothschild. Che non sono altro che le casate storiche ebraiche citate più spesso nei libri ed articoli sul complottismo, e che farebbero pensare ad un “fallimento controllato”.

Ma quali interessi avrebbero questi 2 gruppi a far fallire le loro aziende?
Questo sfruttamento del mercato avviene spesso attraverso le cosiddette “Branch” (rami, derivazioni), che vengono create per raggiungere degli obbiettivi specifici. Quando il mercato diventa poi sterile, la filiale chiude, gli utili vengono spartiti, e la voragine che si crea è a carico dei cittadini. Nel caso della Lehman Brothers, i quasi 700 miliardi di dollari di debito saranno rimpinguati dal Governo, cioè dai cittadini.
Questo sistema non riguarda comunque i grossi Imperi, ma solo le Branch, ed una volta che i nostri soldi sono stati ributtati nella mischia, allora si cercheranno nuovi mercati da sbranare.

Intanto per far fronte al crollo del sistema economico finanziario, il congresso americano si sta operando per preparare un piano di salvataggio (Piano Paulson). In Europa invece, i “4 moschettieri” (Francia, Germania, Italia, Inghilterra) si sono riuniti per poter discutere dell’attuale situazione. Il nostro paladino della giustizia, Silvio Berlusconi (quali interessi dovrà difendere questa volta? Mediobanca?), insieme al prode D’Artagnan Sarkozy vorrebbero creare un fondo comune europeo per il salvataggio del sistema bancario, basato sul 3% del PIL europeo, ma per il momento Angela Merkel e Gordon Brown hanno opposto un secco no.

Ciò che non mi spiego è perché, mentre le banche falliscono, i manager di questi istituti di credito vanno a casa con buone uscite extramilionarie. Basti pensare che Richard Fuld, l’amministratore delegato della Lehman, con un buco nero di 639 miliardi di dollari, aspetti una buona uscita di 20 milioni di dollari. Ma non dovrebbero essere questi signori a pagare di tasca loro a causa di una cattiva amministrazione?

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